Bilancio demografico e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre
Il bilancio demografico della popolazione straniera fornisce i risultati del consolidamento delle elaborazioni dei microdati dei flussi della dinamica demografica acquisiti attraverso le notifiche inviate dai comuni al sistema ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).
A partire dai dati del 2019 il bilancio della popolazione residente straniera tiene conto dei risultati del Censimento permanente della popolazione. Pertanto, i dati della popolazione residente straniera 2023 sono confrontabili con le serie storiche della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente (2001-2018).
L’oggetto della rilevazione è costituito da tutti gli eventi di iscrizione e cancellazione anagrafica di individui di cittadinanza straniera nei registri anagrafici comunali (nati, morti, iscritti da altro comune, iscritti dall’estero, iscritti per altro motivo, cancellati da altro comune, cancellati per l’estero, cancellati per altro motivo, acquisizioni di cittadinanza).
In base alla legge anagrafica (Legge 1228/1954) tutta la popolazione avente dimora abituale in Italia deve essere iscritta in anagrafe (diritto/dovere). Per quanto riguarda i cittadini stranieri solo i regolarmente soggiornanti che ne facciano richiesta possono essere iscritti in anagrafe. Pertanto, i flussi conteggiati nella presente elaborazione fanno riferimento a tutti i residenti, sulla base del comune di residenza.
Unità di rilevazione e di analisi sono i 7.901 comuni attivi al 1° gennaio 2023.
I dati del bilancio demografico annuale della popolazione straniera sono diffusi a livello comunale e fanno riferimento alla situazione amministrativa dell’anno di riferimento. Ogni anno può modificarsi il numero dei comuni sia per la costituzione di nuovi comuni, prevalentemente per la fusione di comuni già esistenti e conseguentemente soppressi, sia perché alcuni sono inglobati in altri che non cambiano nome. Inoltre si possono verificare trasferimenti di comuni da una provincia/regione a un'altra. In questo caso, per le province/regioni interessate, la popolazione finale dell’anno precedente non coincide con quella dell’anno considerato.
Bilancio demografico e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre
Acquisizione della cittadinanza italiana: la cittadinanza italiana si acquista in linea diretta per iure sanguinis, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. In base alla legge n. 91/1992, lo straniero può acquisire la cittadinanza italiana per residenza continuativa (art.9) dopo dieci anni se extracomunitario, dopo cinque anni se rifugiato o apolide, dopo quattro se cittadino comunitario. È inoltre prevista l’acquisizione per matrimonio (art.5) con cittadino italiano e residenza in Italia da almeno due anni dalla celebrazione delle nozze. Per quanto riguarda il minore straniero, l’acquisizione può essere ottenuta per trasmissione dai genitori con lui conviventi, con la possibilità di rinuncia una volta divenuto maggiorenne (art.14). Infine, per lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto continuativamente fino al raggiungimento della maggiore età, è prevista la facoltà di poter eleggere la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data (art.4, c.2).
Aggiustamento statistico: l’aggiustamento statistico è la somma di due componenti, il saldo delle poste relative a iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per altri motivi e il saldo delle operazioni di sovra e sotto copertura censuaria. Prende corpo e visibilità nel bilancio demografico definitivo dell’anno, in seguito al rilascio dei dati dell’ultimo censimento permanente.
Cittadinanza: vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato mediante il quale l’ordinamento giuridico ricollega pienezza dei diritti civili e politici.
Convivenza: insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate componenti residenti della convivenza purché non costituiscano famiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza sono: istituti d’istruzione, istituti assistenziali, istituti di cura pubblici e privati, istituti penitenziari, convivenze ecclesiastiche, convivenze militari e di altri corpi accasermati, alberghi, pensioni, locande e simili, navi mercantili, altre convivenze (ad esempio, case dello studente, dormitori per lavoratori eccetera).
Dimora abituale: il luogo in cui una persona trascorre normalmente il periodo di riposo giornaliero, indipendentemente da assenze temporanee per attività ricreative, vacanze, visite ad amici e parenti, affari, trattamenti sanitari o pellegrinaggi religiosi. Sono considerate come residenti abituali dell’area geografica in questione solamente le persone:
- che hanno vissuto nel loro luogo di dimora abituale senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi prima della data di riferimento;
- che si sono stabilite nel loro luogo di dimora abituale nei dodici mesi precedenti la data di riferimento con l’intenzione di permanervi per almeno un anno.
Laddove le circostanze di cui ai punti a) o b) non possano essere determinate, per dimora abituale si intende il luogo di residenza legale o dichiarata nei registri anagrafici.
Emigrato per altro Comune: persona che stabilisce la dimora abituale in un Comune per un periodo che si prevede essere di almeno 12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in altro Comune.
Emigrato per l’estero: persona che stabilisce la dimora abituale all'estero per un periodo che si prevede essere di almeno 12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in un Comune italiano.
Famiglia: insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela, o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso Comune, sia che si trovi in un altro Comune italiano o all’estero.
Immigrato da altro Comune: persona che stabilisce la sua residenza abituale in un Comune per un periodo che si prevede essere di almeno12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in un altro Comune.
Immigrato dall’estero: persona che stabilisce la sua residenza abituale in un Comune italiano per un periodo che si prevede essere di almeno12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in un altro Stato.
Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per altro motivo: le iscrizioni riguardano persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse e iscrizioni di persone mai iscritte in anagrafe a più di un anno dalla nascita; le cancellazioni riguardano persone cancellate per irreperibilità perché non risultate residenti in seguito ad accertamenti anagrafici.
Morte: la cessazione di ogni segno di vita in un qualsiasi momento successivo alla nascita vitale.
Nato vivo: prodotto del concepimento che una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita.
Numero medio di componenti per famiglia: rapporto tra la popolazione residente in famiglia e il numero delle famiglie.
Popolazione al 31 dicembre: popolazione conteggiata alla fine di ogni anno sulla base dei soli flussi della dinamica demografica naturale (nascite e decessi) e migratoria (interna e con l’estero). Trattasi di popolazione provvisoriamente rilasciata, in attesa di quella definitiva che scaturisce in seguito dal censimento, che non tiene conto né del saldo relativo alle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per altro motivo, né del saldo di sovra e sotto copertura censuaria.
Popolazione censita al 1° gennaio: popolazione censita al 31 dicembre dell’anno precedente, da cui riparte il conteggio della popolazione.
Popolazione censita al 31 dicembre: popolazione censita al 31 dicembre di ogni anno, aggiornata con i flussi demografici verificatisi nel corso dell’anno e con l’aggiustamento statistico.
Popolazione censita al 31 dicembre residente in convivenza: è costituita dalle persone aventi dimora abituale in convivenza, alla data di riferimento del Censimento.
Popolazione censita al 31 dicembre residente in famiglia: è costituita dalle persone aventi dimora abituale in famiglia, alla data di riferimento del Censimento.
Popolazione inizio periodo: popolazione conteggiata all’inizio di ogni mese sulla base dei flussi della dinamica demografica naturale e migratoria rilevati nel mese precedente.
Popolazione fine periodo: popolazione conteggiata alla fine di ogni mese sulla base dei flussi della dinamica demografica naturale (nascite e decessi) e migratoria (interna e con l’estero). Quando il dato è indicato come provvisorio, cioè si riferisce a una mensilità successiva alla data di riferimento dell’ultimo censimento, non tiene conto né del saldo relativo alle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per altro motivo, né del saldo di sovra e sotto copertura censuaria.
Saldo di sovra e sotto copertura censuaria: la differenza tra la sovra e la sotto copertura censuaria. Prende corpo nel bilancio demografico definitivo dell’anno, in seguito al rilascio dei dati dell’ultimo censimento permanente, congiuntamente al saldo per altri motivi.
Saldo migratorio con l’estero: differenza tra il numero degli immigrati dall’estero e il numero degli emigrati per l’estero.
Saldo migratorio interno: differenza tra il numero degli immigrati da altro Comune e il numero degli emigrati per altro Comune.
Saldo naturale: differenza tra il numero di nati vivi e il numero di morti.
Saldo per altri motivi: la differenza tra gli iscritti e i cancellati per altro motivo. Prende corpo nel bilancio demografico definitivo dell’anno, in seguito al rilascio dei dati dell’ultimo censimento permanente, congiuntamente al saldo di sovra e sotto copertura censuaria.
Saldo totale: differenza tra la popolazione censita al 31 dicembre e la popolazione censita al 1°gennaio dell’anno di riferimento.
Sotto copertura censuaria: insieme degli individui rilevati come abitualmente residenti nelle operazioni censuarie ma non iscritti in anagrafe.
Sovra copertura censuaria: insieme degli individui iscritti in anagrafe ma non rilevati nelle operazioni censuarie come abitualmente residenti.
Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali: numero di variazioni di popolazione dovute a eventi in grado di modificare le unità amministrative e le relative circoscrizioni territoriali per scambi di porzioni di territorio tra Comuni. Tutte le variazioni territoriali sono avvalorate da un provvedimento legislativo o amministrativo (esempio: legge regionale), pubblicato su un documento istituzionale ufficiale (esempio: gazzetta, bollettino regionale).
Demographic Balance and foreign resident population by sex on 31st december
Novità metodologiche nel conteggio di popolazione a partire dall’anno 2019
Il subentro dei comuni in ANPR, ormai in fase avanzata, ha consentito all’ISTAT di avviare già a partire dal calcolo della popolazione riferito all’anno 2019 il processo di innovazione tecnologica e metodologica finalizzato alla produzione dei dati del bilancio demografico sulla base dei micro-dati di flusso della dinamica demografica (MIDEA_ANVIS). L’innovazione introdotta, già prevista nel Piano statistico nazionale (PSN) in vigore, ha consentito il passaggio dall’approccio di contabilità demografica basato sui macro-dati dei modelli riepilogativi mensili (Mod. ISTAT D7B) e annuali del movimento e calcolo della popolazione residente comunale (Mod. ISTAT P2&P3) al MIcroDEmographic Accounting (MIDEA), basato sull’aggiornamento mensile dell’ANagrafe Virtuale Statistica (ANVIS) con i flussi individuali della dinamica demografica e sulla contabilizzazione dei modelli individuali relativi alle nascite (Mod. ISTAT P.4), ai decessi (Mod. ISTAT P.5), alle migrazioni interne ed estere, nonché alle iscrizioni e cancellazioni per altri motivi (Mod. APR.4) per la determinazione delle rispettive poste del bilancio demografico.
Importante novità introdotta dall’anno 2019 riguarda il riferimento temporale degli eventi: i flussi demografici relativi alla popolazione residente (nati, morti, iscritti e cancellati) vengono conteggiati per data di evento e non più di registrazione.
Il processo di consolidamento dei dati definitivi di ciascun flusso demografico, relativi all’anno t, prende avvio nei primi mesi dell’anno t+1 ed è inquadrato a livello micro nel sistema Midea-ANVIS.
È un insieme di procedure che, a partire dai micro dati di ANVIS produce un archivio nel quale viene garantita (il più possibile) la coerenza longitudinale in termini di tipologia di evento demografico, comune di residenza e cittadinanza per ciascun individuo presente in ANVIS nell’anno t.
Con frequenza annuale i flussi demografici dell'anno t vengono sottoposti ad un processo di controllo e correzione dei dati e caricati in ANVIS affinché sia possibile avere a disposizione la popolazione residente fino al 31.12.t.
Le principali informazioni presenti in ANVIS per ciascun individuo sono: data di nascita, sesso, cittadinanza, data di decesso (eventuale), luogo di nascita, comune di iscrizione e/o cancellazione per singolo evento, data di evento, tipologia di evento.
I principali output prodotti sono:
- conteggio degli eventi avvenuti in un determinato intervallo di tempo per comune, tipologia di evento, caratteristiche degli individui coinvolti;
- estrazione della lista di individui residenti in ogni singolo comune in un determinato giorno di calendario (equivalente delle LAC).
Il nuovo metodo di calcolo prevede l’esecuzione di controlli di tipo longitudinale sugli eventi riferiti alla stessa persona avvenuti nel corso del tempo. Tali controlli, verificando la coerenza tra tipologia di evento (iscrizione e cancellazione) e comune di residenza al quale sono riferiti, possono determinare anche delle modifiche, rispetto ai dati originali, nel conteggio delle poste di bilancio.
Inoltre, a partire dal bilancio del 2019 i conteggi dei flussi demografici sono il risultato di una progressiva integrazione delle evidenze di fonte anagrafica con altre fonti amministrative, anagrafiche e non, che concorrono alla costituzione del Registro statistico di base degli individui, delle famiglie e delle convivenze (RBI).
A tale scopo, la base di dati che è stata maggiormente utilizzata per allineare le poste di bilancio a RBI risulta essere quella delle Liste anagrafiche comunali (LAC) al 1.1 t+1, acquisite da ANPR o inviate dai comuni fino al subentro, che partecipano al processo di consolidamento dei dati con l’obiettivo di limitare la sotto-copertura degli eventi anagrafici inviati a Istat dai comuni.
Inoltre, i flussi dei morti, che concorrono alla costruzione del Bilancio demografico vengono consolidati con la nuova base dati di mortalità giornaliera della popolazione residente. La diffusione anticipatoria di dati tempestivi dei decessi giornalieri comunali - per il complesso delle cause, per genere ed età - è possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione dei dati ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e con il Ministero dell’economia e delle finanze per l’acquisizione del flusso dei deceduti risultanti dall’Anagrafe Tributaria.
Il processo di consolidamento dei flussi si conclude a circa 11 mesi di ritardo data con la validazione dei dati del bilancio annuale e con l’allineamento della popolazione al 31 dicembre con i risultati del Censimento permanente della popolazione.
A partire dal 2018 la sovra e sotto copertura anagrafica costituiscono un fattore di correzione statistica inserito nel bilancio demografico della popolazione residente.