I file sono in formato csv per essere facilmente elaborati attraverso l'uso di fogli elettronici e possono essere prelevati nel formato compresso ZIP.
L'elenco dei file è ordinato per codice regione e codice provincia.
01 - Piemonte
001 - Torino Torino
002 - Vercelli Vercelli
003 - Novara Novara
004 - Cuneo Cuneo
005 - Asti Asti
006 - Alessandria Alessandria
096 - Biella Biella
103 - Verbano-Cusio-Ossola Verbano-Cusio-Ossola
02 - Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
007 - Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
03 - Lombardia
012 - Varese Varese
013 - Como Como
014 - Sondrio Sondrio
015 - Milano Milano
016 - Bergamo Bergamo
017 - Brescia Brescia
018 - Pavia Pavia
019 - Cremona Cremona
020 - Mantova Mantova
097 - Lecco Lecco
098 - Lodi Lodi
108 - Monza e della Brianza Monza e della Brianza
04 - Trentino-Alto Adige/Südtirol
021 - Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen
022 - Trento Trento
05 - Veneto
023 - Verona Verona
024 - Vicenza Vicenza
025 - Belluno Belluno
026 - Treviso Treviso
027 - Venezia Venezia
028 - Padova Padova
029 - Rovigo Rovigo
06 - Friuli-Venezia Giulia
030 - Udine Udine
031 - Gorizia Gorizia
032 - Trieste Trieste
093 - Pordenone Pordenone
07 - Liguria
008 - Imperia Imperia
009 - Savona Savona
010 - Genova Genova
011 - La Spezia La Spezia
08 - Emilia-Romagna
033 - Piacenza Piacenza
034 - Parma Parma
035 - Reggio nell'Emilia Reggio nell'Emilia
036 - Modena Modena
037 - Bologna Bologna
038 - Ferrara Ferrara
039 - Ravenna Ravenna
040 - Forlì-Cesena Forlì-Cesena
099 - Rimini Rimini
09 - Toscana
045 - Massa-Carrara Massa-Carrara
046 - Lucca Lucca
047 - Pistoia Pistoia
048 - Firenze Firenze
049 - Livorno Livorno
050 - Pisa Pisa
051 - Arezzo Arezzo
052 - Siena Siena
053 - Grosseto Grosseto
100 - Prato Prato
10 - Umbria
054 - Perugia Perugia
055 - Terni Terni
11 - Marche
041 - Pesaro e Urbino Pesaro e Urbino
042 - Ancona Ancona
043 - Macerata Macerata
044 - Ascoli Piceno Ascoli Piceno
109 - Fermo Fermo
12 - Lazio
056 - Viterbo Viterbo
057 - Rieti Rieti
058 - Roma Roma
059 - Latina Latina
060 - Frosinone Frosinone
13 - Abruzzo
066 - L'Aquila L'Aquila
067 - Teramo Teramo
068 - Pescara Pescara
069 - Chieti Chieti
14 - Molise
070 - Campobasso Campobasso
094 - Isernia Isernia
15 - Campania
061 - Caserta Caserta
062 - Benevento Benevento
063 - Napoli Napoli
064 - Avellino Avellino
065 - Salerno Salerno
16 - Puglia
071 - Foggia Foggia
072 - Bari Bari
073 - Taranto Taranto
074 - Brindisi Brindisi
075 - Lecce Lecce
110 - Barletta-Andria-Trani Barletta-Andria-Trani
17 - Basilicata
076 - Potenza Potenza
077 - Matera Matera
18 - Calabria
078 - Cosenza Cosenza
079 - Catanzaro Catanzaro
080 - Reggio di Calabria Reggio di Calabria
101 - Crotone Crotone
102 - Vibo Valentia Vibo Valentia
19 - Sicilia
081 - Trapani Trapani
082 - Palermo Palermo
083 - Messina Messina
084 - Agrigento Agrigento
085 - Caltanissetta Caltanissetta
086 - Enna Enna
087 - Catania Catania
088 - Ragusa Ragusa
089 - Siracusa Siracusa
20 - Sardegna
090 - Sassari Sassari
091 - Nuoro Nuoro
092 - Cagliari Cagliari
095 - Oristano Oristano
111 - Sud Sardegna Sud Sardegna

Ripartizioni Ripartizioni
Regioni Regioni
Province Province
Comuni Comuni
Tutti i file Tutti i file

Bilancio demografico e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre

Il bilancio demografico della popolazione straniera fornisce i risultati del consolidamento delle elaborazioni dei microdati dei flussi della dinamica demografica acquisiti attraverso le notifiche inviate dai comuni al sistema ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).

A partire dai dati del 2019 il bilancio della popolazione residente straniera tiene conto dei risultati del Censimento permanente della popolazione. Pertanto, i dati della popolazione residente straniera 2022 sono confrontabili con le serie storiche della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente (2001-2018).

L’oggetto della rilevazione è costituito da tutti gli eventi di iscrizione e cancellazione anagrafica di individui di cittadinanza straniera nei registri anagrafici comunali (nati, morti, iscritti da altro comune, iscritti dall’estero, iscritti per altro motivo, cancellati da altro comune, cancellati per l’estero, cancellati per altro motivo, acquisizioni di cittadinanza).

In base alla legge anagrafica (Legge 1228/1954) tutta la popolazione avente dimora abituale in Italia deve essere iscritta in anagrafe (diritto/dovere). Per quanto riguarda i cittadini stranieri solo i regolarmente soggiornanti che ne facciano richiesta possono essere iscritti in anagrafe. Pertanto, i flussi conteggiati nella presente elaborazione fanno riferimento a tutti i residenti, sulla base del comune di residenza.

Unità di rilevazione e di analisi sono i 7.904 comuni attivi al 31 dicembre 2022. La serie storica riporta i dati secondo i confini amministrativi relativi a ciascun anno di rilevazione.

I dati del bilancio demografico annuale della popolazione straniera sono diffusi a livello comunale e fanno riferimento alla situazione amministrativa dell’anno di riferimento. Ogni anno può modificarsi il numero dei comuni sia per la costituzione di nuovi comuni, prevalentemente per la fusione di comuni già esistenti e conseguentemente soppressi, sia perché alcuni sono inglobati in altri che non cambiano nome. Inoltre si possono verificare trasferimenti di comuni da una provincia/regione a un'altra. In questo caso, per le province/regioni interessate, la popolazione finale dell’anno precedente non coincide con quella dell’anno considerato.

Bilancio demografico e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre

Acquisizioni della cittadinanza italiana: il termine cittadinanza indica il rapporto tra un individuo e lo Stato; è uno status al quale l’ordinamento giuridico ricollega la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza italiana si acquista per iure sanguinis, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Gli stranieri possono acquisire la cittadinanza italiana attraverso diverse tipologie di procedura:

  • Acquisizione per residenza (art.9 legge 91 del 1992): può ottenerla l’immigrato adulto “se risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio”. Il termine è di soli cinque anni per i rifugiati e gli apolidi e di soli quattro anni per i cittadini comunitari. La residenza dev’essere continuativa e “si considera legalmente residente nel territorio dello Stato chi vi risiede avendo soddisfatto le condizioni e gli adempimenti previsti dalle norme in materia d’ingresso e di soggiorno degli stranieri in Italia e da quelle in materia d’iscrizione anagrafica”.
  • Acquisizione per matrimonio (art.5 legge 91 del 1992): ai sensi dell’articolo 5 della legge 5 febbraio 1992 n. 91 e successive modifiche e integrazioni, la cittadinanza può essere concessa per matrimonio, in presenza dei seguenti requisiti: il richiedente, straniero o apolide, dev’essere coniugato con cittadino italiano e risiedere legalmente in Italia da almeno due anni dalla celebrazione del matrimonio.
  • Acquisizione per trasmissione dai genitori: i figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza (art 14 legge 91/92).
  • Acquisizione della cittadinanza per i nati in Italia (elezione di cittadinanza): lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, può dichiarare di voler eleggere la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data (art.4, c.2). Tale dichiarazione di volontà dev’essere resa dall’interessato, all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza. 
  • Acquisizione per discendenza secondo il criterio dello ius sanguinis: è cittadino italiano il figlio di genitori cittadini italiani (art.1 legge 91 del 1992), anche se la nascita è avvenuta all’estero. Da ciò deriva la concreta possibilità che i discendenti di seconda, terza generazione e oltre, di emigrati italiani, siano dichiarati cittadini italiani per filiazione. La cittadinanza si trasmette da padre a figlio senza limiti di generazione; il fatto che né il richiedente né gli ascendenti abbiano mai rinunciato alla cittadinanza italiana è una pre-condizione fondamentale.

Aggiustamento statistico: l’aggiustamento statistico incorpora due componenti, il saldo delle poste relative a iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per altri motivi e il saldo delle operazioni di sovra e sotto copertura censuaria. Le iscrizioni anagrafiche per altri motivi sono iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse e iscrizioni di persone mai iscritte in anagrafe a più di un anno dalla nascita. Le cancellazioni anagrafiche per altri motivi riguardano persone cancellate per irreperibilità perché non risultate residenti in seguito ad accertamenti anagrafici e cittadini stranieri cancellati dall'anagrafe per altri motivi non altrove classificabili (ad es. a seguito di definizione di procedimento di irreperibilità ordinaria, per mancato rinnovo della dichiarazione di dimora abituale a seguito di scadenza del permesso di soggiorno, ecc.). Per quanto attiene il saldo censuario questo è dato dalla differenza tra gli individui sotto e sovra coperti. In particolare, gli individui sovra coperti sono quei cittadini che pur risultando iscritti nell'anagrafe di un qualche Comune non vi hanno presentato nel periodo in esame (ultimi 24 mesi) sufficienti segnali amministrativi di effettiva dimora abituale. Viceversa, i sotto coperti sono quei cittadini che presentano forti segnali amministrativi di dimora abituale in un qualche Comune pur non risultando iscritti nella sua anagrafe.

Cittadinanza: vincolo giuridico tra un individuo e lo Stato di appartenenza che garantisce il godimento di diritti e l’assoggettamento a particolari oneri. Viene acquisito per nascita o per naturalizzazione, mediante dichiarazione, opzione, matrimonio o altre modalità previste dalla legislazione nazionale.

Convivenza: insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate componenti residenti della convivenza purché non costituiscano famiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza sono: istituti d’istruzione, istituti assistenziali, istituti di cura pubblici e privati, istituti penitenziari, convivenze ecclesiastiche, convivenze militari e di altri corpi accasermati, alberghi, pensioni, locande e simili, navi mercantili, altre convivenze (ad esempio, case dello studente, dormitori per lavoratori eccetera).

Dimora abituale: il luogo in cui una persona trascorre normalmente il periodo di riposo giornaliero, indipendentemente da assenze temporanee per attività ricreative, vacanze, visite ad amici e parenti, affari, trattamenti sanitari o pellegrinaggi religiosi. Sono considerate come residenti abituali dell’area geografica in questione solamente le persone:

  1. che hanno vissuto nel loro luogo di dimora abituale senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi prima della data di riferimento;
  2. che si sono stabilite nel loro luogo di dimora abituale nei dodici mesi precedenti la data di riferimento con l’intenzione di permanervi per almeno un anno.

Laddove le circostanze di cui ai punti 1) o 2) non possano essere determinate, per dimora abituale si intende il luogo di residenza legale o dichiarata nei registri anagrafici.

Emigrati per altro Comune: persona che stabilisce la dimora abituale in un Comune per un periodo che si prevede essere di almeno 12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in altro Comune.

Emigrati per l’estero: persona che stabilisce la dimora abituale all'estero per un periodo che si prevede essere di almeno 12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in Italia.

Famiglia: insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela, o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso Comune, sia che si trovi in un altro Comune italiano o all’estero.

Immigrati da altro Comune persona che stabilisce la sua residenza abituale in un Comune per un periodo che si prevede essere di almeno12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in un altro Comune.

Immigrati dall’estero: persona che stabilisce la sua residenza abituale in Italia per un periodo che si prevede essere di almeno12 mesi, essendo stato precedentemente residente abituale in un altro Stato.

Morti: la cessazione di ogni segno di vita in un qualsiasi momento successivo alla nascita vitale.

Nati vivi: prodotto del concepimento che una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita.

Numero medio di componenti per famiglia: è dato dal rapporto tra la popolazione residente in famiglia ed il numero delle famiglie.

Popolazione censita al 1° gennaio: popolazione censita al 31 dicembre dell’anno precedente, da cui riparte il conteggio della popolazione.

Popolazione censita al 31 dicembre: popolazione censita al 31 dicembre di ogni anno, aggiornata con i flussi demografici che si sono verificati tra l'ultimo censimento e la fine dell’anno.

Popolazione censita residente in convivenza: è costituita dalle persone aventi dimora abituale in convivenza, alla data di riferimento del Censimento.

Popolazione censita residente in famiglia: è costituita dalle persone aventi dimora abituale in famiglia, alla data di riferimento del Censimento.

Saldo migratorio estero: differenza tra il numero degli immigrati dall’estero ed il numero degli emigrati per l’estero.

Saldo migratorio interno: differenza tra il numero degli immigrati da altro Comune e il numero degli emigrati per altro Comune.

Saldo naturale: differenza tra il numero di nati vivi e il numero di morti.

Saldo totale: differenza tra la popolazione censita al 31 dicembre e la popolazione censita al 1°gennaio dell’anno di riferimento.

Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali: numero di variazioni di popolazione dovute a eventi in grado di modificare le unità amministrative e le relative circoscrizioni territoriali per scambi di porzioni di territorio tra Comuni. Tutte le variazioni territoriali sono avvalorate da un provvedimento legislativo o amministrativo (esempio: legge regionale), pubblicato su un documento istituzionale ufficiale (esempio: gazzetta, bollettino regionale).

 

Bilancio demografico e popolazione residente straniera per sesso al 31 dicembre

Novità metodologiche nel conteggio di popolazione a partire dall’anno 2019

Il subentro dei comuni in ANPR, ormai in fase avanzata, ha consentito all’ISTAT di avviare già a partire dal calcolo della popolazione riferito all’anno 2019 il processo di innovazione tecnologica e metodologica finalizzato alla produzione dei dati del bilancio demografico sulla base dei micro-dati di flusso della dinamica demografica (MIDEA_ANVIS). L’innovazione introdotta, già prevista nel Piano statistico nazionale (PSN) in vigore, ha consentito il passaggio dall’approccio di contabilità demografica basato sui macro-dati dei modelli riepilogativi mensili (Mod. ISTAT D7B) e annuali del movimento e calcolo della popolazione residente comunale (Mod. ISTAT P2&P3) al MIcroDEmographic Accounting (MIDEA), basato sull’aggiornamento mensile dell’ANagrafe Virtuale Statistica (ANVIS) con i flussi individuali della dinamica demografica e sulla contabilizzazione dei modelli individuali relativi alle nascite (Mod. ISTAT P.4), ai decessi (Mod. ISTAT P.5), alle migrazioni interne ed estere, nonché alle iscrizioni e cancellazioni per altri motivi (Mod. APR.4) per la determinazione delle rispettive poste del bilancio demografico.

Importante novità introdotta dall’anno 2019 riguarda il riferimento temporale degli eventi: i flussi demografici relativi alla popolazione residente (nati, morti, iscritti e cancellati) vengono conteggiati per data di evento e non più di registrazione.

Il processo di consolidamento dei dati definitivi di ciascun flusso demografico, relativi all’anno t, prende avvio nei primi mesi dell’anno t+1 ed è inquadrato a livello micro nel sistema Midea-ANVIS.

È un insieme di procedure che, a partire dai micro dati di ANVIS produce un archivio nel quale viene garantita (il più possibile) la coerenza longitudinale in termini di tipologia di evento demografico, comune di residenza e cittadinanza per ciascun individuo presente in ANVIS nell’anno t.

Con frequenza annuale i flussi demografici dell'anno t vengono sottoposti ad un processo di controllo e correzione dei dati e caricati in ANVIS affinché sia possibile avere a disposizione la popolazione residente fino al 31.12.t.

Le principali informazioni presenti in ANVIS per ciascun individuo sono: data di nascita, sesso, cittadinanza, data di decesso (eventuale), luogo di nascita, comune di iscrizione e/o cancellazione per singolo evento, data di evento, tipologia di evento.

I principali output prodotti sono:

  1. conteggio degli eventi avvenuti in un determinato intervallo di tempo per comune, tipologia di evento, caratteristiche degli individui coinvolti;
  2. estrazione della lista di individui residenti in ogni singolo comune in un determinato giorno di calendario (equivalente delle LAC).

Il nuovo metodo di calcolo prevede l’esecuzione di controlli di tipo longitudinale sugli eventi riferiti alla stessa persona avvenuti nel corso del tempo. Tali controlli, verificando la coerenza tra tipologia di evento (iscrizione e cancellazione) e comune di residenza al quale sono riferiti, possono determinare anche delle modifiche, rispetto ai dati originali, nel conteggio delle poste di bilancio.

Inoltre, a partire dal bilancio del 2019 i conteggi dei flussi demografici sono il risultato di una progressiva integrazione delle evidenze di fonte anagrafica con altre fonti amministrative, anagrafiche e non, che concorrono alla costituzione del Registro statistico di base degli individui, delle famiglie e delle convivenze (RBI).

A tale scopo, la base di dati che è stata maggiormente utilizzata per allineare le poste di bilancio a RBI risulta essere quella delle Liste anagrafiche comunali (LAC) al 1.1 t+1, acquisite da ANPR o inviate dai comuni fino al subentro, che partecipano al processo di consolidamento dei dati con l’obiettivo di limitare la sotto-copertura degli eventi anagrafici inviati a Istat dai comuni.

Inoltre, i flussi dei morti, che concorrono alla costruzione del Bilancio demografico vengono consolidati con la nuova base dati di mortalità giornaliera della popolazione residente. La diffusione anticipatoria di dati tempestivi dei decessi giornalieri comunali - per il complesso delle cause, per genere ed età - è possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione dei dati ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) e con il Ministero dell’economia e delle finanze per l’acquisizione del flusso dei deceduti risultanti dall’Anagrafe Tributaria.

Il processo di consolidamento dei flussi si conclude a circa 11 mesi di ritardo data con la validazione dei dati del bilancio annuale e con l’allineamento della popolazione al 31 dicembre con i risultati del Censimento permanente della popolazione.

A partire dal 2018 la sovra e sotto copertura anagrafica costituiscono un fattore di correzione statistica inserito nel bilancio demografico della popolazione residente.